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Qual è la differenza tra “MI PIACI” e “TI AMO”?

“Quando ti piace un fiore, lo prendi. 

Quando AMI un fiore lo annaffi tutto il giorno!”.

Chi comprende questo, capisce la vita.

Buddha

Problemi di coppia

“Siamo certi, non abbiamo nessuna speranza di ritrovare l’armonia tra noi!”

 Separazione e divorzio sono decisioni definitive ancora più complesse di transitori periodi di difficoltà che le coppie possono vivere.

I coniugi s’interrogano sulle conseguenze di questa scelta, su tempi e modi, sui nuovi equilibri che si dovranno riorganizzare.

Spesso può sembrare troppo tardi per salvare qualcosa, uno o entrambi i partner, può sentirsi  incompreso, stanco o semplicemente enormemente arrabbiato con l’altro. Che si tratti di discussioni incessanti, disconnessioni emotive, incomprensioni o una combinazione di fattori, la separazione può spesso sembrare l’unica strada rimasta.

Alcune coppie che già hanno più volte pensato alla separazione, vengono in terapia come “ultima spiaggia” con l’idea di fare un ultimo tentativo di riparazione. Lo fanno perché ci sono dei figli, perché separarsi significa tradire il valore dell’unione di coppia in cui credono, o anche perché ricordano la scintilla e l’eccitazione che provavano anni prima, in sostanza vogliono vedere se c’è una strada per ricongiungersi.

La terapia di coppia è certamente un duro lavoro che necessita di tempo, ma molte coppie che pensavano alla separazione riescono a tornare ad una relazione, come spesso riferiscono, “più reale, emotivamente connessa e complessivamente migliore”.

Alcune coppie finiscono per rendersi conto che in realtà potrebbero divorziare e avere nuovi matrimoni con persone diverse, oppure potrebbero provare ad “avere un matrimonio nuovo con la stessa persona”.

Alcool, droghe, dipendenza da tecnologia, sesso virtuale, gioco d’azzardo possono avere un impatto molto negativo sulla vita di coppia e  gli equilibri affettivi della famiglia.

La compulsività nel ripetere le scelte patologiche (bere, gioco d’azzardo etc), si alterna a pause temporali (che il soggetto s’impone nell’illusione di poter risolvere il suo problema) con inevitabili recadute.

Alla base delle dipendenze  patologiche c’è un disturbo nel controllo degli impulsi caratterizzato dall’incapacità di resistere a un desiderio impellente e tentazione di compiere un’azione che nuoce a sé o ad altri.

 

Nella maggior parte dei casi la persona avverte una sensazione di tensione ed eccitazione prima del compimento dell’azione, seguita poi da piacere, gratificazione e sollievo durante lo svolgimento della stessa. Una volta terminata l’azione però, la persona si sente pervasa da rimorsi e sensi di colpa.

 

Nel gioco d’azzardo ad esempio il giocatore è totalmente imprigionato nella ricorsività della dinamica appena descritta: dopo aver perso il giocatore torna a giocare puntando più soldi in una sequenza ripetitiva e distruttiva che coinvolge le relazioni familiari (menzogne, ricatti, furti) e la vita lavorativa.

Tutti gli individui con Dipendenze Patologiche  spesso hanno ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre  i comportamenti patologici.

 

Il percorso terapeutico di coppia e familiare diventano, insieme ad altri contesti di cura (terapia di gruppo, comunità terapeutica, farmacologico)  una parte fondamentale dove l’impatto della psicopatologia sulle relazioni (dimensioni della fiducia, della sicurezza affettiva e dell’intimità) viene rielaborato e se possibile riparato.

La coppia e la famiglia vengono accompagnate e sostenute attraverso una lavoro emotivo che può essere integrato ad altri interventi (comunità e cure farmacologiche).

La terapia lavora per ridurre le disconnessioni emotive a favore di una dimensione di coppia e familiare basate sull’aiuto e sostegno reciproco.

“Perché non riesco a lasciarla/o nonostante mi faccia soffrire così tanto?

Perché non riesco a stare da solo/a e sento che senza di lui/lei potrei morire?”

 

 Quanto volte ci siamo trovati in relazioni sentimentali disfunzionali, dove i livelli di amore e sofferenza erano legati e in maniera indissolubile?.

E’ possibile che tutte quelle volte in cui ci siamo posti queste domande, ci siamo trovati a vivere legami di dipendenza affettiva, nei quali siamo rimasti intrappolati  alternando rabbia e colpa nella quotidianità e nei momenti di conflitto.

 

La dipendenza affettiva è una forma di squilibrio nel modo di vivere le relazioni intime: il partner viene vissuto come l’unica persona in grado di completarci e compenetrarci profondamente, tanto che la separazione da esso, è un evento angosciate e insostenibile.

 

Un aspetto che accomuna tutti i dipendenti affettivi è l’incapacità di vivere la solitudine, essa può infatti, rappresentare o un evento catastrofico da evitare e sfuggire, oppure all’opposto una fortezza nella quale arroccarsi.

In particolare esistono due tipologie attraverso cui la dipendenza affettiva si manifesta:

  1. La dipendenza affettiva vera e propria. In questi casi la persona cerca l’altro, per potersi appoggiare totalmente, non riesce a stare da solo, ha bisogno di una figura di riferimento alla quale aggrapparsi. Il partner diventa indispensabile per sedare gli stati di ansia e angoscia e per regolare la propria autostima: “Se tu mi ami, io valgo”.

 

  1. b) La contro-dipendenza affettiva. In questi casi la persona nega il bisogno dell’altro e fugge dal coinvolgimento affettivo nel rapporto; ha così tanto paura della relazione e dalla sua stessa dipendenza, tanto da chiudersi in una forma di auto-referenzialità assoluta: “Io non ho bisogno di nessuno”.

 

Il paradosso è che spesso il dipendente affettivo e il contro-dipendente si attraggono, legandosi in relazioni disfunzionali.

La danza disfunzionale può essere così descritta: il dipendente chiede appoggio e considerazioni affettiva ad una persona che non è in grado offrirgliele, e che invece ha bisogno di mantenere delle distanze di sicurezza, perché troppo spaventato dalla vicinanza.

Viceversa il contro-dipendete si sente attratto da una persona che cerca sempre di forzare questa distanza, alla ricerca di intimità profonda.

 

In questi casi la psicoterapia di coppia, può aiutare i partner a diventare consapevoli del ciclo disfunzionale che li imprigiona, iniziando a riparare antiche ferite affettive che alimentano il bisogno odierno di dipendere l’uno dall’altro.

Nella sicurezza del legame con il terapeuta, ciascuno sperimenta la possibilità di cercare in se stesso, e non nell’altro, le proprie parti carenti da sanare, imparando a costruire relazioni più mature e adulte.

 

Dalla dipendenza affettiva è possibile uscire grazie ad un percorso psicologico, nel quale l’individuo e la coppia riescono ad integrare dentro se stessi, la capacità di vivere la solitudine e di autorealizzarsi, con la capacità di abbandonarsi all’altro e di chiudere aiuto quando ne hanno bisogno.

“Dopo tanti anni di matrimonio è come se avessi scoperto di avere al mio fianco una persona che non conosco!”

Il tradimento e l’infedeltà colpiscono LA FIDUCIA, LA SICUREZZA EMOTIVA e LA CONNESSIONE tra i partner.

Spesso la scoperta di un tradimento è come una bomba che esplode nel mezzo della relazione, e può travolgere completamente l’altro partner, facendo sì che quella persona si senta scioccata, tradita, arrabbiata, gelosa, senza valore, sola o confusa.

I partner che hanno avuto la relazione extraconiugale possono sentirsi in colpa, provare vergogna, sentire una perdita di rispetto per se stessi. In alcuni casi, possono sentire di aver perso la propria credibilità e dignità agli occhi del partner. Il tradimento attiva paure nel legame che generano   svalutazioni/aggressioni/controlli del partner tradito verso l’altro.

Molte coppie vengono in terapia di coppia in questo momento per cercare di capire cosa è appena successo nella loro relazione e per cercare di riprendersi e andare avanti.

Alcune coppie arrivano in terapia dopo un lungo periodo di ripetuti tradimenti apparentemente risolti ma non del tutto elaborati.

Queste coppie valutano una varietà di opzioni lungo la strada, compresa la separazione e il divorzio, e spesso il processo per ricostruire la fiducia e la sicurezza emotiva è lungo e complesso.

Se la coppia esprime una volontà di riparare la rottura, la terapia offre uno spazio in cui si ripercorrono i momenti significativi della storia di coppia, con particolare attenzione al PATTO INIZIALE su cui la coppia si è costituita.

La riparazione delle attuali rotture può avvenire solo attraverso una rilettura di quanto accaduto. I partner devono arrivare a una comprensione nuova della loro relazione aprendosi ad un cambiamento sia comunicativo che affettivo. Nel difficile cammino verso la ricostruzione della fiducia reciproca, i partner diventano man mano più consapevoli dei cicli negativi che hanno causato molteplici disconnessioni e litigi.

La psicoterapia potenzia la consapevolezza delle risposte emotive che portano alla disconnessione e aiuta i partner a connettersi in modo più profondo.

Sessualità e relazioni affettive sono intimamente correlati.

Il nostro corpo, mezzo attraverso cui si esprime la sessualità, è lo specchio dei nostri sentimenti, dei nostri stati d’animo.

Se qualcosa non va in noi, se ci sentiamo stressati o insoddisfatti, il nostro corpo è il primo a comunicarci queste emozioni

Alla stesso modo la nostra sessualità, attraverso tutta una serie di blocchi e disagi può comunicarci che qualcosa non va, sia dentro di noi che in relazione al nostro partner. Ciò che non riusciamo a cogliere e a dire a parole, la nostra sessualità sembra “urlarlo a chiare note”.

La persona che soffre di un disturbo sessuale, non riesce a vivere la sessualità come un occasione di piacere, intimità e relazione: la sessualità diventa palcoscenico di un disagio profondo.

Disturbi del desiderio sessuale, difficoltà a raggiungere l’orgasmo, difficoltà di erezione, eiaculazione precoce, dipendenza dalla pornografia, vaginismo, disturbo dell’eccitazione sessuale femminile, perversioni sessuali, sono espressioni comportamentali che in larga parte manifestano un disagio presente a livello relazionale, piuttosto che un problema unicamente individuale.

Crediamo che ciò che determina in realtà la qualità della sessualità  è il modo in cui i partner sono legati emotivamente.

Possiamo tranquillamente affermare che la presenza emotiva e la fiducia sono i più grandi afrodisiaci alla base di una esperienza sessuale soddisfacente.

Nel passato si distinguevano i problemi legati alla relazione da quelli sessuali, trattandoli come due mondi separati. In realtà più sicuri ci sentiamo emotivamente, più possiamo comunicare, esprimere i nostri bisogni, giocare ed esplorare le nostre risposte e rilassarci nei sentimenti vivendo una piena sessualità.

La psicoterapia di coppia promuove la sicurezza emotiva nella relazione e affronta ciascun problema della sessualità lavorando con i partner con l’obiettivo di raggiungere una migliore sincronia fisica, dando vita a circoli positivi di risposte reciproche e di esplorazione di esperienze sessuali sempre più

 

Consulenza psicologica per coppie di genitori, con figli piccoli appena nati o figli adolescenti, per genitori di figli adulti che hanno lasciato il nido o genitori anziani…la terapia di coppia aiuta i genitori ad affrontare le difficoltà della fase del ciclo vitale che stanno vivendo.

Il ruolo genitoriale cresce con la crescita dei figli e a volte si fa fatica ad adattarsi al cambiamento e ai compiti evolutivi di ciascuna fase.

La terapia di coppia offre ai genitori uno spazio di riflessione e comprensione dei bisogni e delle richieste dei figli e favorisce la stabilità di legami di attaccamento sicuri. Possono presentarsi difficoltà nella gestione dei conflitti, nella regolazione emotiva, problemi di comunicazione, distanza affettiva.

Dalla CRISI degli equilibri precedenti si arriva allo sviluppo di nuove modalità relazionali più congrue e funzionali.