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“C’è una canzone che merita di essere cantata nella nostra cultura: la canzone dei ritmi delle relazioni umane, la canzone delle persone che nel legame con gli altri si arricchiscono e crescono”.

VIRGINIA SATIR

Psicoterapia familiare

Nella terapia familiare è L’INTERA FAMIGLIA accolta ed ascoltata:  la famiglia è un “sistema complesso” che in tutte le culture è “matrice d’identità” per i membri che la compongono.

Come afferma M. Bowen l’identità di ogni individuo si costruisce all’interno delle relazioni significative in cui egli vive “dalla culla alla Tomba” (J. Bowlby).

Si cresce sentendosi parte della PROPRIA famiglia (senso di appartenenza) e riuscendo a separarsi da essa in fasi successive della vita (differenziazione).

QUANDO

La famiglia chiede aiuto quando c’è un problema che interessa un figlio, la coppia o entrambi. Le motivazioni alla base della richiesta di aiuto posso riguardare aree diverse:

  • Disturbi dell’infanzia: disturbi del comportamento, difficoltà scolastiche, disturbi psicosomatici, fobie, enuresi, handicap, autismo.
  • Disturbi dell’adolescenza: disordini alimentari, dipendenze, depressione, violenza, psicosi.
  • Difficoltà familiari con minori in adozione o in affidamento
  • Crisi della coppia genitoriale: relazioni conflittuali, separazioni coniugali ostili, relazioni genitoriali problematiche in caso di divorzio, difficoltà nelle ricostituzioni familiari, problematiche di infertilità.

Il terapeuta accoglie l’intera famiglia aiutando ciascuno a dar voce al proprio disagio.

Da una prima fase di conoscenza reciproca in cui solitamente i genitori tendono a presentare il bambino o l’adolescente come colui che ha il problema (o a presentarlo come IL PROBLEMA) a fasi successive in cui INSIEME alla famiglia si rilegge il problema attuale (sintomi, difficoltà, blocchi) in una chiave RELAZIONALE che allarga il focus dell’attenzione.

Il sintomo e il disagio manifestato da un singolo membro, infatti, possiede una sua specifica funzione e significato all’interno delle relazioni e degli equilibri familiari esistenti.

La psicoterapia familiare cerca pertanto di assolvere il compito di riconfigurare le risorse della famiglia .

Si ricostruiscono le storie che rendono quella famiglia unica, connettendo modalità emotive passate al presente.

La terapia familiare lavora CON la FAMIGLIA sia sulle dimensioni STRUTTURALI (ruoli, confini, regole e valori) sia sulla dimensione RELAZIONALE (i miti familiari, le storie familiari, le lealtà).

I MITI familiari, LE LEALTA’ INVISIBILI tra generazioni, le TRAME NARRATIVE che vengono ricostruite, compongono un puzzle variopinto che la famiglia guarda per la prima volta in modo consapevole: l’intento è di capire insieme come la storia delle relazioni possa aver portato ad una situazione di “vicolo cieco”, di sofferenza, di incomprensione o addirittura alla presenza di un sintomo psichico in uno dei membri della famiglia stessa.

La terapia rimuove i BLOCCHI EVOLUTIVI, favorisce un processo di riconciliazione tra le generazioni, migliora la comunicazione e la connessione emotiva tra i familiari, promuove la riflessività di ciascuno in un clima di condivisione delle proprie vulnerabilità e punti di forza e aiuta la famiglia a riprendere il cammino del proprio sviluppo nel ciclo di vita.

COME

Fase diagnostica e di consultazione: l’intervento con la famiglia inizia con un ciclo di 3 incontri della durata di un’ora e mezza ciascuno. In alcuni casi il terapeuta può decidere, sulla base delle informazioni preliminari raccolte telefonicamente, di fare un primo incontro con i soli genitori. In questa prima fase diagnostica viene raccolta la storia familiare e il punto di vista di ciascuno rispetto al problema per cui si richiede l’intervento familiare. Particolare attenzione viene rivolta anche alle modalità di relazionarsi e di comunicare gli uni con gli altri.

Definizione del problema in termini relazionali e condivisione con la famiglia: Durante la fase diagnostica si riformula il problema attuale in chiave relazionale e lo si condivide con la famiglia. Si stabiliscono gli obiettivi a breve e medio termine su cui lavorare nelle sedute successive.

“In tutte le culture la famiglia imprime un senso di identità nei suoi membri. L’esperienza dell’identità umana si fonda su due elementi: un senso di appartenenza e un senso di differenziazione”

MURRAY BOWEN